✅ Cos’è il Reiki e da dove nasce
Prima di parlare di Autotrattamento reiki capiamo meglio cos’è Il Reiki è una tecnica di guarigione naturale che si basa sulla trasmissione dell’energia universale tramite le mani. Questa pratica ha origini giapponesi ed è stata sistematizzata agli inizi del XX secolo dal maestro Mikao Usui, che dopo un’intensa meditazione spirituale sul monte Kurama ricevette l’intuizione di poter canalizzare l’energia vitale per sé e per gli altri.
Il termine “Reiki” unisce due parole:
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Rei = energia universale
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Ki = energia vitale (simile al “Prana” o “Qi”)
Usui creò un metodo semplice ma profondo per aiutare le persone a ritrovare equilibrio, salute e connessione interiore attraverso l’uso delle proprie mani e dell’intento.
Il Reiki è una via dolce e potente per tornare in contatto con l’energia universale che sostiene la vita. Attraverso l’imposizione delle mani, si risveglia la capacità naturale del corpo di guarire, rigenerarsi e armonizzarsi.
🌍 1. Praticanti Reiki nel mondo
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Secondo Inner Peace Reiki, la pratica ha iniziato a espandersi velocemente dagli anni ’70 e oggi conta circa 1 milione di Maestri Reiki e 4 milioni di praticanti in tutto il mondo it.wikipedia.orginnerpeacereiki.com.
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L’International Center for Reiki Training riporta invece più di 50.000 Maestri e circa 1 milione di praticanti attivi satyacenter.com+1en.wikipedia.org+1.
Queste differenze riflettono stime variabili legate a scuole diverse, tradizioni nazionali e modalità di conteggio (es. solo praticanti certificati vs. tutti coloro che si definiscono Reiki).
📈 2. Crescita e prospettive
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Negli anni recenti il Reiki ha continuato a crescere: una fonte menziona la crescita globale della “energy healing” con un tasso annuo composto (CAGR) del 10,1% tra il 2021 e il 2027 it.wikipedia.orgtreendly.com.
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Un antico articolo di Reiki.org stimava già oltre 1 milione di praticanti e ipotizzava un’espansione a oltre 10 milioni nei successivi cinque anni reiki.org.
🇺🇸 3. Diffusione negli Stati Uniti
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Negli Stati Uniti si contano circa 500.000 praticanti Reiki, con numerosi ospedali (oltre 60 nel 2014) che offrono sessioni come forma complementare it.wikipedia.org.
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La maggioranza dei Reiki Practitioner è di genere femminile (circa l’85,8%) negli USA zippia.com.
📊 4. Demografia dei praticanti (USA)
Secondo dati demografici statunitensi:
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Sesso: 85,8 % donne, 14,2 % uomini zippia.com.
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Età media: circa 38 anni .
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Etnie: 61,8 % bianchi, 17,5 % ispanici, 9,5 % neri/afroamericani; media salariale annuale superiore a $120.000 zippia.com.
✋✨ Cosa significa praticare il Reiki?
Praticare il Reiki significa entrare in contatto consapevole con l’energia universale, canalizzandola attraverso le mani per portare equilibrio, guarigione e armonia nel proprio corpo, nella mente e nello spirito.
Il praticante non usa la propria energia personale, ma diventa un canale neutro, come un ponte tra l’energia universale (Rei) e quella vitale (Ki) della persona trattata (o di sé stesso, nell’autotrattamento).
Non è necessario “fare qualcosa”: basta appoggiare le mani su determinati punti del corpo e lasciare fluire l’energia con presenza, intenzione e fiducia.
🌿 A cosa serve il Reiki?
Il Reiki non sostituisce la medicina, ma la completa e la sostiene. Ecco i principali benefici riportati da chi lo pratica:
💆♀️ Livello fisico
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Favorisce il rilassamento profondo
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Riduce tensione e stress
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Stimola la naturale autoguarigione del corpo
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Aiuta in caso di dolori cronici o acuti (in modo dolce e complementare)
🧘 Livello mentale ed emotivo
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Calma la mente e favorisce la chiarezza interiore
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Scioglie blocchi energetici e emozionali
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Rende più facile affrontare paure, ansie o traumi
🔮 Livello spirituale
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Rafforza la connessione interiore e la consapevolezza
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Stimola il risveglio dell’intuizione
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Sostiene percorsi di crescita spirituale e meditazione
✋💫 Autotrattamento Reiki: cosa accade quando lo usiamo su noi stessi
Autotrattamento Reiki significa applicare su di sé le tecniche del Reiki, diventando contemporaneamente canale e destinatario dell’energia universale. È una pratica dolce, ma incredibilmente trasformativa, che lavora in profondità su tutti i livelli dell’essere.
🌿 Quando facciamo Reiki su noi stessi, accade che:
1. L’energia si attiva e fluisce nei punti che ne hanno bisogno
Non serve “dirigerla”: l’energia Reiki è intelligente. Va dove c’è necessità, senza forzature. Mentre posizioni le mani sul corpo, inizi a percepire calore, formicolii o una profonda quiete.
2. Si attiva un processo di riequilibrio energetico
Nel tempo, il Reiki aiuta a sciogliere blocchi, a riequilibrare i chakra e a riportare armonia là dove c’era tensione, affaticamento o squilibrio. È come una “pulizia interiore” che ristabilisce ordine e vitalità.
3. Emergono consapevolezze interiori
Durante l’autotrattamento, si entra in uno stato di ascolto profondo. A volte emergono emozioni, intuizioni o ricordi sopiti. Il Reiki non reprime: accoglie e trasforma, portando chiarezza e leggerezza.
4. Il corpo si rilassa, la mente si calma
Molti praticanti riferiscono di entrare in uno stato simile alla meditazione profonda. Il sistema nervoso si riequilibra, e stress, ansia e agitazione iniziano a sciogliersi naturalmente.
🌟 In pratica:
Fare Reiki su di sé ogni giorno è come ritrovare casa dentro di sé. Non servono ore: bastano anche 10-15 minuti di presenza e ascolto per iniziare a percepire benefici reali e duraturi.
🙌 2. Attiva il Reiki
Se sei stato iniziato da un Master Reiki, puoi attivare l’energia mentalmente o con simboli (se hai il secondo livello).
Altrimenti, puoi semplicemente portare presenza e amore alle tue mani, immaginando che si “accendano” come canali di luce.
✋ 3. Posizioni delle mani – Sequenza base
Puoi mantenere ogni posizione 3-5 minuti o finché senti che è il momento di passare oltre. Ecco una sequenza base:
🔹 Testa
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Mani sulla fronte (Terzo Occhio)
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Mani sulle tempie
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Mani dietro la nuca
🔹 Cuore e torace
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Mani al centro del petto (chakra del cuore)
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Una mano sul petto e una sullo stomaco
🔹 Addome e plesso solare
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Mani sotto le costole
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Mani sull’ombelico
🔹 Basso ventre
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Mani sotto l’ombelico (chakra sacrale)
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Mani sul pube (chakra radice)
🔹 Gambe e piedi (facoltativo)
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Una mano su ogni ginocchio
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Una mano su ogni piede
⏳ 4. Durata consigliata
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Anche solo 15-20 minuti al giorno possono fare la differenza.
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L’intero trattamento può durare 30-60 minuti, ma puoi adattarlo al tuo tempo e alle tue esigenze.
🙏 5. Chiudi il trattamento con gratitudine
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Porta le mani in posizione di preghiera (Gassho)
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Ringrazia l’energia, te stesso e il momento che hai vissuto
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Resta qualche minuto in silenzio per assaporare la pace interiore
🎶⏱ L’importanza della musica con campanelli ogni 3 minuti durante l’autotrattamento Reiki
Durante un autotrattamento Reiki, mantenere una buona presenza nel tempo è fondamentale per non perdersi nella mente o restare troppo a lungo su un’unica posizione.
Per questo, molte musiche Reiki includono un suono di campanello ogni 3 minuti: una dolce guida sonora che ti aiuta a cambiare posizione delle mani in modo naturale, senza dover controllare l’orologio o uscire dallo stato meditativo.
🔔 Perché ogni 3 minuti?
Tre minuti sono considerati un tempo equilibrato: sufficienti per far fluire l’energia in un punto e passare al successivo con continuità. Aiutano a mantenere una ritmica costante, ideale soprattutto per i praticanti alle prime armi.
⚠️ Ma… 3 minuti non sempre bastano
L’energia Reiki non è meccanica. In alcune zone del corpo potresti avvertire un’energia più intensa, oppure sentire che hai bisogno di più tempo:
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A volte il calore aumenta dopo 3 minuti
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Altre volte si manifestano emozioni o intuizioni proprio mentre stai per spostarti
In questi casi, è importante ascoltare il tuo sentire. I campanelli sono un riferimento, ma tu sei la guida più autentica. Se senti che un punto richiede più attenzione, resta lì. Il Reiki lavora nel tempo che serve.
🧘♀️ In sintesi:
La musica con campanelli ogni 3 minuti è un ottimo strumento per restare presenti e concentrati, ma non deve diventare un limite rigido. L’autotrattamento Reiki è un dialogo silenzioso con il tuo corpo e la tua energia. Impara ad ascoltarli, anche al di là del tempo.
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